venerdì 9 febbraio 2018

Una domenica a spasso per Bogotá / Una città dallo spirito ecologico e intellettuale

Mapa Teatro
Bogotá, 2018
Foto di Triunfo Arciniegas


Una domenica a spasso per Bogotá

Una città dallo spirito ecologico e intellettuale

19 DICEMBRE 2017, 
RICCARDO GALLINO

Uno sciame di ciclisti invade senza sosta il lungo viale lastricato di nuovo, evitando con maestria una schiera di runners, skater e famiglie con bambini attirati da artisti di strada, venditori ambulanti e sessioni di ballo improvvisate, mentre un timido sole fa capolino da una schiera di nubi che minacciano pioggia da dietro le montagne. Sembrerebbe la descrizione di una canonica mattinata domenicale in una qualsiasi metropoli europea, ma di fatto ci troviamo in sud America, a Bogotá.
La capitale della Colombia, associata dai più alla sua storia passata di guerriglia e narcotraffico, si mostra invece città dallo spirito ecologico e sportivo, intellettuale e tecnologico. La "Candelaria”, il centro storico, viene chiuso al traffico risultando una spaziosa area ciclo pedonale lungo tutta la Carrera 7, il viale principale, dalla piazza Bolivar alla imponente Torre Colpatria, catalizzando l'interesse dei cittadini che utilizzano la domenica per scendere in strada spensierati. Moderne biciclette scorrono ovunque, con i relativi proprietari più appassionati protetti con tute sgargianti e caschetti tecnici, e con lo stesso mezzo si muovono con agilità tra la folla poliziotti o paramedici preposti al controllo della sicurezza. A riprova che le due ruote sono il mezzo di locomozione principale, a lato strada sostano carretti adibiti a vendita di ricambi o riparazione estemporanea delle biciclette: una semplice foratura non può rovinare una così bella mattinata.
A lato dei ciclisti si muovono, più lenti ma non meno motivati, stormi di runner che affrontano i dislivelli tra le strade che circondano la grande Piazza Bolivar, dominata dal Palazzo della giustizia e dalla Catedral Primada. Parallelamente agli sport più fisici si ritagliano spazio sfide agonistiche dal taglio più intellettuale: sono numerosi e ben distribuiti lungo tutto il centro storico tavoli attrezzati con scacchiere dove nascono tornei improvvisati per tutte le età, mentre magari poco lontano solo i più giovani vengono catalizzati dalle dimostrazioni tecnologiche a base di realtà virtuale.
L'anima intellettuale della città si dimostra grazie alle numerose installazioni fisse espositive a cominciare dal centralissimo Museo de Oro, dove tutta la storia del paese viene riletta in funzione del metallo prezioso, continuando per i vari musei archeologico o della civilizzazione, più defilati ma non meno interessanti, che si aprono gratuitamente al pubblico domenicale nelle vicinanze della nuova e grande biblioteca Luis Angelo Arango. La lettura è altra passione tipica della città, come testimoniano le ricche librerie e i numerosi mercatini di libri usati che popolano le piazzette nei giorni di festa.
La vena creativa dei colombiani si dimostra ulteriormente a tutti i livelli, partendo dagli artisti di strada improvvisati, travestiti con costumi autocostruiti dalle fogge che spaziano dal robotico al fantastico che però difficilmente si sposano con lo stile architettonico cittadino finendo per regalare solo qualche nota di acceso colore, arrivando a rappresentazioni improvvisate di compagnie di attori o ballerini, che sfruttano la strada come loro palcoscenico privilegiato. Coloratissimi e di generose dimensioni sono anche i molteplici murales che coprono intere facciate di palazzi e recinzioni, ma con soggetti che in questo caso si richiamano alla tradizione sudamericana.
A Bogotá' trovano inoltre esposizione permanente, nel museo a lui dedicato, le opere del pittore e scultore Botero, originario di Medellin, e talvolta alcune statue vengono posizionate nella piazza Bolivar divenendo attrazione principale e interattiva per locali e turisti. Per tutta la città si respira un clima festoso e rilassato grazie anche alla presenza massiccia di legioni di poliziotti con appariscenti pettorine ad alta visibilità, deterrente anche per i senzatetto che vivono di espedienti, la cui presenza finisce per svelare le problematiche di povertà e disagio da cui nessuna metropoli potrà mai svincolarsi.
Spendendo l'intera giornata tra sport e musei, scacchi e spettacoli si arriva celermente alla sera, quando il buio scende velocemente e lo skyline urbano ci saluta con un tripudio di colori proiettati dalla Torre Colpatria, illuminata da imponenti strisce di led che regalano una dinamica scenografia: dopo un giorno cosi intriso di attività è l'augurio per una notte altrettanto movimentata, sempre nel centro di Bogotá.
Riccardo Gallino
Riccardo Gallino nasce nella prima metà degli anni '70 a Vigevano (PV), dove vive ancora oggi. “Ingegnere a tempo perso, creativo a tempo pieno”, dopo aver esercitato l'attività di progettista mette a frutto la specializzazione in architettura virtuale realizzando scenografie digitali per lungometraggi, cinema indipendente e teatro. Appassionato di fotografia di reportage esplora in pochi anni più di 80 paesi in tutto il globo, guidando anche spedizioni come tour leader per diverse agenzie specializzate in viaggi avventurosi. Innamoratosi del contenente africano si è certificato come guida safari per paesi dell'Africa australe, perfezionandosi parallelamente anche come guida per i paesi artici. Praticando da sempre attività orientate all'oudoor e sport estremi ha organizzzato nell'ottobre 2016 la spedizione "Kalimantan 2016", che ha attraversato il Borneo indonesiano lungo 2000 km di navigazione fluviale e 100 km di cammino in foresta riaprendo una via quasi dimenticata, percorsa nel 1978 da Alfonso Vinci e nel 1986 da J. Palkiewicz.



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