giovedì 14 luglio 2016

Les Murray / Autovelox spaziale



Les Murray
Autovelox spaziale
Traduzione  di Mariadonata Villa



High speed trap space by Les Murray (Kiss)

Di fretta a casa dalla cittá
in un buio di pioggia. Considerata la poca larghezza,
allora, delle strade principali, sfrecciavamo veloci.
Un furgoncino in coda a noi, sobbalzando, ci illuminava gli specchietti
grovigli di corbezzoli ci tenevano le luci basse


e la nostra corsia di superstrada era murata
di tamarindi rosa. Niente spazio per sterzare -
ma dai tronchi sbuca fuori un animale
con un gran collo, museruola e corna, che osserva placido
il gioco di velocitá e velocitá contraria.

La fronte dà un colpo di zoccolo in avanti, piantata sull'asfalto
e il nostro piccolo spazio correva dritto a una decapitazione
o ad essere invece inghiottito dall'alta prua del camion.
Nessun tuffo dal sedile mi avrebbe abbassato
a sufficienza da scampare al dondolio di gru di quella testa

e alla sua imminenza di macelleria e vetro.
Ma era andato.
La mascella mostruosa doveva essersi ritratta
in un sol fiato per darmi la salvezza.
Avevo il cervello ancora pieno del suo labbro grasso,

del bolo gocciolante. Il colpo di bomba
era ancora davvero quasi accaduto.
Vetro fantasma e rovesci di pioggia scrosciavano ancora
dalla mia faccia diretti all'uomo
la cui presa d'acciaio aveva dovuto

rifiutare ogni sterzata.

* Nota alla traduzione: come sempre avviene per la lingua di Murray, tipicamente densa di doppi sensi, anche in quest'ultimo testo alcuni significati si perdono fatalmente nella traduzione. Qui nel titolo si perde, ad esempio, quel senso di spazio e di trappola ad alta velocitá implicito nel termine inglese per "autovelox", "speed trap", così come al verso 10 si perde, in trasparenza, il termine "speed counter", che si riferisce al tachimetro della macchina lanciata a grande velocitá.

Les Murray (Leslie Alan Murray) è uno dei maggiori poeti australiani e influente critico letterario.

Nato in un villaggio del New South Wales, ha passato l'infanzia e l'adolescenza nella fattoria del padre e proprio la bellezza del paesaggio rurale sarà l'ambiente privilegiato di molte sue poesie. Di famiglia povera, Murray si identifica con i non privilegiati e forte è il legame con gli Aborigeni e con la cultura popolare. 

Studia Lingue Moderne all'Università di Sydney ma non consegue la laurea. Nel 1965 pubblica la sua prima raccolta, The Ilex Tree (che vince il Grace Leven Prize). Dopo un intenso viaggio all'estero, rientra in Australia dove si laurea nel 1969 iniziando l'attività di poeta a tempo pieno, collaborando con importanti riviste e pubblicando diversi saggi. 

Al primo volume di poesie seguiranno diverse raccolte, tradotte in dieci lingue, e svariati sono i premi conseguiti. Si segnalano il Petrarch Prize nel 1995, il prestigioso TS Eliot Award nel 1999 e nello stesso anno la Queens Gold Metal for Poetry su indicazione di Ted Hughes. 

In Italia sono apparsi Freddy Nettuno (Milano, Giano, 2004), Un arcobaleno perfettamente normale (Milano, Adelphi, 2004) e Lettere dalla Beozia. Scritti sull'Australia e la poesia (Milano, Giano, 2005). Una selezione di poesie è stata inoltre pubblicata dalla rivista ClanDestino (n° 4, 2006) con traduzione a firma di Mariadonata Villa.


Mariadonata Villa (Modena, 1977) si è occupata di vari poeti contemporanei di lingua inglese in traduzione sulla rivista clanDestino. Ha tradotto per la prima volta in Italia il narratore americano James Kilgo (Dai luoghi profondi, Genova 2012). Ha recentemente curato varie incursioni poetiche nel mondo dell'arte e della fotografia. La sua prima raccolta,L'assedio (finalista al premio Carducci 2013), è uscita nel maggio 2012 per l'editore Raffaelli.



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