mercoledì 21 gennaio 2015

Michel Houellebecq / La possibilità di un'isola / Citazioni

Michel Houellebecq
Michel Houellebecq
La possibilità di un'isola
  • Giovinezza, bellezza, forza: i criteri dell'amore fisico sono esattamente gli stessi del nazismo. 
  • L'infelicità raggiunge il suo livello massimo solo quando intravediamo, sufficientemente prossima, la possibilità pratica della felicità. 

La possibilità di un'isola (in lingua originale La possibilité d'une île) è un romanzo di Michel Houellebecq, pubblicato in originale nel 2005, in Italia nello stesso anno da Bompiani. Attraverso la narrazione parallela dei due protagonisti, legati tra loro geneticamente ma divisi temporalmente, I'autore analizza la crisi del suo tempo e prefigura un futuro in cui gli esseri umani hanno eliminato il problema della propria morte, ma in cui anche passioni ed emozioni sono state cancellate.
Il libro, sostenuto da un intenso battage pubblicitario da parte del nuovo editore Fayard, è stato tradotto e distribuito in oltre trenta paesi
Daniel (Daniel1) e Daniel24 vivono in epoche molto differenti, ma condividono gli stessi geni. Daniel è un personaggio dello spettacolo del nostro tempo che ha saputo sfruttare al meglio il proprio cinismo ed un sarcasmo corrosivo per arrivare al successo come comico. Daniel24 è un suo lontano discendente, ed è un neoumano, il frutto di una avanzatabiotecnologia che ha reso possibile la creazione di copie quasi conformi di una persona, ottenendo per i pochi eletti una parvenza di immortalità, mentre il resto dell'umanità è regredito ad una condizione animalesca, preludio ad una probabile estinzione, propiziata da una serie di conflitti e crisi ecologiche devastanti.
L'affermazione dei neumani ha avuto come conseguenza la scomparsa quasi totale di sentimenti ed emozioni, per cui i neoumani stessi si considerano elementi di passaggio in vista dell'avvento dei Futuri, i soli a poter comporre la scissione tra individuo ed emozioni. Per facilitare questa ulteriore evoluzione i neumani come Daniel24 (successivamente sostituito dal 25) spendono buona parte del loro tempo analizzando e commentando le memorie lasciate dai loro progenitori, esercizio necessario per tentare il recupero delle personalità originarie, per loro sempre meno comprensibili. A partire dai molti enigmi legati alla sessualità, aspetto che la vita del primo Daniel sembra aver affrontato in ogni sua possibile variante: un primo matrimonio insulso, molte avventure passeggere, ma anche legami più significativi, in cui compare persino l'amore. Come quello nato con la quasi coetanea Isabelle, compagna tenera e comprensiva durante un periodo felice, malinconicamente concluso da una crisi legata all'incapacità di accettare il proprio declino fisico, elemento distintivo di un'epoca che vede nell'invecchiamento il tabù per eccellenza. Problema a cui nemmeno Daniel è immune, che lo spinge ad avvicinare una singolare setta, gli elohimiti, e ad avviare una relazione con una ragazza molto più giovane conosciuta per lavoro, Esther, con cui si crea un rapporto molto intenso, ma dolorosamente asimmetrico. Proprio per sfuggire a quella che sembra diventare una pericolosa ossessione l'uomo si lascia coinvolgere da quel gruppo pseudoreligioso, la cui dottrina mescola improbabili aspettative su visite di alieni con proposte salutiste di marca new age, trovandosi presto ammesso alla cerchia dei dirigenti, guidati da un profeta affascinante ma piuttosto difficile da prendere sul serio, specie per chi conosce bene il mondo dello spettacolo. Daniel scopre però che dietro la bizzarra facciata della setta si cela un serio progetto per tradurre in pratica l'antico sogno dell'immortalità, perseguendo un'ambiziosa linea di ricerca mirata alla riproduzione artificiale dell'organismo biologico. E la sorte vuole che lui sia uno dei pochi testimoni all'evento che segna la svolta decisiva per il genere umano: durante un incontro sull'isola di Lanzarote il profeta viene assassinato da un adepto geloso, ed ai suoi collaboratori non resta che inscenarne la rinascita, sostituendolo con Vincent, il figlio illegittimo, finora rimasto nell'ombra dell'organizzazione. Lo stratagemma riesce ed il clamoroso episodio fornisce enorme visibilità alla setta, che da questo trampolino, sfruttando egregiamente la situazione di crisi sociale ed umana generalizzata, si lancia in un'aggressiva campagna di proselitismo che gradualemente la porta a sostituire le altre religioni, oramai in gran parte declinanti, grazie alla concreta promessa della vita eterna. Ma a Daniel tutte questo importa sempre meno, dopo essere stato definitivamente abbandonato da Esther, non più interessata a proseguire la loro relazione, il che lo conduce verso l'ineluttabile e amara consapevolezza del proprio declino emotivo e fisico, osservazione con cui conclude le proprie memorie.
Grazie al resoconto di Esther, svelato a Daniel25 dalla sua discendente neoumana, egli può ricostruire la fine del proprio progenitore: terminato di redigere il racconto di vita, e dopo un ultimo tentativo di riavvicinare l'oggetto della sua ossessione, Daniel si suicida, lasciando una poesia che sembra comunque racchiudere una speranza, "la possibilità di un'isola". Ed è seguendo questo messaggio finale che Daniel25 decide di uscire dalla vita programmata dei neoumani, abbandonando la sicurezza del proprio insediamento per intraprendere una ricerca che comunque non ha uno scopo preciso, se non il tentativo di trovare una qualsiasi alternativa ad una vita inconsistente. Il viaggio nei territori devastati, tra le vestigia di una civiltà oramai crollata e gli ultimi sopravvissuti dell'antica razza umana in piena regressione animale, termina nel nulla di ciò che una volta era il mare.

WIKIPEDIA

Michel Houellebecq, La possibilità di un'isola (2005), traduzione di Fabrizio Ascari, Bompiani, 2007.





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